Il detective psicologo ˂˂ Dateci un albo professionale ˃˃ | Il Tempo

Il Tempo di Mercoledi 10 gennaio 1996:

Viaggio alla scoperta degli Sherlock Holmes della Capitale Elio Petroni

Il detective psicologo ˂˂ Dateci un albo professionale ˃˃

Via Poma? ˂˂ Troppi intrecci hanno sviato le indagini ˃˃. Iserial-Killer? ˂˂ La pubblicità finisce per essere nociva ˃˃. Il mostro di firenze? ˂˂ Non ce n’è uno solo ˃˃. L’Olgiata? ˂˂ A galla ci sono pesci grossi  ˃˃.˂˂ Il mestiere sta cambiando: più che mariti gelosi sono i genitori che ci contattano ˃˃

ELIO PETRONI, ci racconti il suo primo caso?   ˂˂ Risale a irca 15 anni fa. Lavoravo ancora per la Romapol, alla quale arrivai dopo cinque anni trascorsi in Polizia. Mi fu affidato il compito di seguire un uomo e scoprire le prove di una sua infedeltà coniugale. Il mio uomo lavorava in una fabbrica ed era noto per la sua passione per le corse in auto. Allo scopo di avvicinarlo mi procurai un’auto veloce e, affiancandolo sulla strada lo sfidai. Fu una corsa molto appassionante. Vinse lui ma io ottenni quello che cercavo: la sua amicizia. Diventammo legati al punto da organizzare un’uscita in quattro con due sue amiche ˃˃

Ma non si sentiva a disagio nei panni di giuda?  ˂˂No. Stavo lavorando˃˃

Come finì?  ˂˂ Con una bella foto di gruppo che fu consegnata alla moglie, nostra cliente˃˃

E siccome il cliente ha sempre ragione il matrimonio andò a farsi benedire.. ˂˂No, lui prima accettò sportivamente la sconfitta, poi riuscì a chiarire tutto con la moglie. E il matrimonio fu salvato˃˃

Quanto guadagnò da questo caso? ˂˂ La mia parcella era di 40 mila lire al giorno˃˃

Sono ancora i coniugi sospettosi i vostri clienti abituali? ˂˂Non solo. Sono soprattutto gli avvocati a chiedere la nostra collaborazione per avere le prove dei casi che seguono. Ormai il nostro lavoro non deve essere legato solo al problema delle “corna”. Ad esempio sono in continuo aumento i casi che riguardano le frodi assicurative e la droga˃˃

In che modo la droga? ˂˂Molti genitori si rivolgono agli investigatori privati non appena cominciano a nutrire sospetti suoi propri figli. A noi spetta il compito di scoprire la verità˃˃

Quale fu il primo caso da titolare? ˂˂ Fu un caso di spionaggio industriale. Si trattava della contraffazione di un marchio di una nota ditta di profumi esteri. Praticamente esisteva un’organizzazione che recava gravissimi danni falsificando i prodotti. La ditta si accorse della frode quando giunsero in sede più di mille richieste  per avere i regali di un concorso che ne metteva in palio solo un centinaio. Noi scoprimmo l’organizzazione e informammo le autorità giudiziarie˃˃

I rischi esistono.. ˂˂Certo. E ne rispondi in prima persona. Sia in azione sia in tribunale˃˃

Il segreto per restare sulla cresta dell’onda.. ˂˂Educazione, buone maniere e massima attenzione per qualsiasi cosa, anche quelle apparentemente trascurabili. Bisogna essere uno psicologo con la deduzione di Holmes˃˃

Quali sono i problemi da risolvere? ˂˂Nella nostra categoria purtroppo c’è troppo abusivismo. E poi no esiste un albo professionale che ci permetta di avere riconoscimenti maggiori da parte degli organi della Polizia˃˃

Che cosa pensa dei serial-killer? ˂˂ Che la troppa pubblicità è nociva˃˃

E del mostro di Firenze di Via Poma e dell’Olgiata? ˂˂ I mostri sono diversi, Per il delitto Cesaroni penso che le indagini siano state sviate dei troppi “intrecci”. Sull’omicidio di Olgiata deduco invece che ci sia qualche pesce grosso da portare a galla˃˃

 

Il racconto: ˂˂Dall’Ucraina con amore ˃˃

UNA relazione extraconiugale come tante. Protagonisti lui ( stimato funzionario), lei ( una donna ucraina che vive sola a Roma) e un bambino. Non protagonista invece la moglie di lui, all’oscuro di tutto. Che cosa è successo? Lei – l’amica – lascia lui, sposato da dieci anni ma senza figli. L’uomo e la consorte ci  hanno provato per parecchio tempo, ma ogni tentativo è risultato vano. Il responso dei medici è suonato come una condanna: sterilità. Lui conosce lei e giorno dopo giorno l’amicizia sfocia in qualcosa di più intenso. Un amore messo a dura prova quando lei, con gli occhi lucidi e con tanta tenerezza, annuncia di avere in grembo il frutto della passione. La reazione dell’uomo è scioccante: è come un colpo di frusta sulla schiena nuda. Suona il campanello d’allarme: ˂˂ Come può essre il mio bambino’ Sarà di qualcun altro. Mi ha tradito˃˃. Non dice niente, rimescola sospetti e dubbi,  e aspetta la nascita. Intanto il tarlo nel cervello continua ad avanzare. ˂˂Non ci credo, quello non è mio figlio˃˃. ˂˂Ti giuro, è tuo. Sei l’unico uomo della mia vita˃˃. Ma lui non le crede, memore dei fallimenti passati. ˂˂Voglio provarlo:facciamo gli esami del dna ˃˃.˂˂ No, non è giusto. Perché non mi credi? ˃˃ Ed approfittando di un’anemia del bambino, nascondendolo alla madre, lui chiede al laboratorio le analisi del dna. Proprio quando gli esami confermano la paternità – l’uomo – dopo aver toccato il settimo cielo, sprofonda inesorabilmente in terra. L’impatto è violentissimo: lei lo ha lasciato. ˂˂Per favore trovatemeli, sono loro la mia famiglia˃˃. A questo punto a scendere in campo tocca a Petroni e ai suoi collaboratori. Unici indizi una donna ucraina e un bambino di 14 mesi. Prime ricerche, prime mosse. Consolato ucraino, vecchio indirizzo a Kiev. Partenza per Kiev. Un interprete, gentilmente fornito dall’ambasciata. Qualche problema in territorio. Fanno troppe domande. Vengono scambiati per agenti dei servizi segreti italiani. Attimi di terrore per una fotografia alla guardia. Più di venti giorni di ricerche ( a spese del cliente) finchè un giorno la rintracciano in casa di un vecchio zio materno. Prime difficoltà per rompere il ghiaccio, poi Cupido scaglia la freccia che colpisce dritta al cuore la donna. ˂˂ Lui ha fatto tutto questo per me? ˃˃ – ˂˂Certo signora ed è pure disposto a riconoscere il bambino e a vivere con voi due in Italia.E’ deciso, lascerà la moglie: siete voi la sua famiglia ˃˃. Una telefonata. Due cuori che pulsano velocemente. Due voci che si spiegano. L’abbraccio e la riconciliazione nello studio di via Crescenzo. E vissero felici e contenti. I protagonisti, ovviamente. La prima moglie no.

 

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