Marito esemplare, gigolò da 700 euro a notte
Lui, bello come il sole. Una via di mezzo tra George Clooney e Richard Gere. Alto un metro e 90, fisico atletico, sembre abbronzatissimo. Brizzolato al punto giusto, 42 anni.
Lei, morettina 1,63 (compresi i tacchi). Non certo bellina come Giovanna Mezzogiorno, ma una ragazza sognatrice, un po’ all’antica con l’unica fobia di essere lasciata dal marito.
I due sono sposati da 8 anni. Vivono nella capitale, la città di lei. Matrimonio in chiesa con tanti invitati. Un rapporto splendido. Una bella casa, senza figli però. La sposa inviaditissima dalle amiche non perde occasione per ripetere quanto sia fortunata: «Sì è vero, è un uomo splendido. Certo il suo lavoro me lo tiene lontano da casa cinque giorni su sette, ma ogni venerdì sera è come la prima volta. Del resto lui lavora in una multinazionale a Montecatini. È alle prese con gli americani. Gente strana che non gradisce le visite dei familiari, tantomeno delle donne senza bambini. E quindi ho sempre seguito il suo consiglio: non sono mai andata su a trovarlo. Non vorrei metterlo in imbarazzo».
In realtà lei non vuole contrariarlo. Un pezzo d’uomo così si ha sempre paura di perderlo. Chissà quante donne potrebbe avere ai suoi piedi.
Un triste giorno dell’inverno romano lui purtroppo viene investito da un’auto e muore sul colpo. Una tragedia. Destino crudele. Fine di un amore, fine della felicità. A lei non resta che reagire. S’aggrappa a quello che può: obiettivo continuare a vivere. Il suo posto da impiegata ministeriale non l’aiuta molto. La sua mente resta ferma a quell’incidente che ha spezzato due vite.
Un giorno però il postino recapita un pacco a nome del marito. Lei lo apre e resta sbalordita: un rolex modello Daytona. Nessun mittente. Mah, si saranno sbagliati. Chi è che manda un orologio a un uomo morto? Una corsa dal gioielliere. Senza risultati. «Signora c’è la privacy. Non possiamo dirle nulla». Ma era mio marito… «Ci dispiace, ma non possiamo aiutarla».
Il dubbio tormenta gli animi. Anche quelli già tormentati dal destino. La vedova si presenta nello studio di un investigatore privato. Sceglie Elio Petroni in via Crescenzo.
«Lei mi deve aiutare. Devo sapere tutta la verità. Ho paura che mio marito sia coinvolto in qualche storia di tangenti. La prego, mi risolva il caso».
Lo Sherlock Holmes si mette subito all’opera. Prima tappa, ovviamente, Montecatini. Armato della fotografia dell’uomo comincia a chiedere un po’ qua, un po’ là. La verità non fatica a venire a galla. Lo conoscono in molti. Ma certo! È uno dei gigolò che accompagnano le turiste straniere ospiti delle Terme. E si fanno pagare pure bene. Anche 700 euro per una notte d’amore. Perfino un uomo dell’esperienza di Petroni resta di stucco. Come dirlo alla sua cliente? Addirittura esiste un sito con le sue foto e con tanto di tariffario. Un marito perfetto. Ma solo nei week-end.
Il Tempo, 1 ottobre 2005